Per sostenere la famiglia, Joe e Tempie lavorano duramente. Anche ella contribuisce con piccoli lavori per aiutare i genitori. Occasionalmente Ella partecipa con piccoli lavori per aiutare i genitori. Forse per ingenuità talvolta lavora negli ambienti delle scommesse.
Ella è considerata un maschiaccio, gioca spesso a baseball. Le piace però anche ballare e cantare con gli amici. Qualche volta, con loro prende il treno tutti insieme vanno all’Harlem Apollo Theatre.
Nel 1932, Tempie muore, in seguito alle ferite riportate in un incidente automobilistico. Per Ella è un colpo durissimo. La zia materna, Virginia, porta con sé Ella. Non trascorrerà molto tempo che il patrigno morirà per un attacco di cuore. La piccola Frances va anche lei presso Virginia.
Nel 1934, a 17 anni, partecipa a un concorso per artisti dilettanti. Sale per la prima volta sul palcoscenico dell"Harlem Apollo Theatre".
Ella si presenta come ballerina, ma la paura le impedisce di muovere un passo. Sta lì, sul palco, mentre il mormorio si leva dal basso. Poi iniziano i fischi e le grida. A quel punto Ella, spaventata e spettinata prende la sua decisione: chiede alla band di suonare “Judy” di Hoagy Carmichael, che lei conosce bene perché era una delle canzoni preferite della madre. La folla tace. Ascolta e subisce il fascino dell’interpretazione di Ella. Alla fine chiedono il bis a gran voce.
La giovane cantante vince il primo premio.
Nell’orchestra del night c’è il sassofonista e arrangiatore Benny Carter. Impressionato dal suo talento naturale, presenta Ella alle persone che potrebbero aiutare il lancio della sua carriera. Nel tempo Benny Carter ed Ella diventano amici e lo saranno per tutta la vita.
Ella partecipa e vince nei concorsi per giovani talenti cui si iscrive. Nel gennaio del 1935 un concorso al quale partecipa mette come premio la possibilità di esibirsi per una settimana con la Tiny Bradshaw band all’Harlem Opera House. E lì, Ella incontra il batterista Chick Webb che, impressionato dalla sua voce, le offre l’opportunità di cantare al ballo universitario di Yale.
Ella Fitzgerald canterà con la "Chick Webb Band", della cui direzione prenderà le redini dal 1939, anno della morte di Webb, fino al 1942.
Forse alla ricerca di stabilità e protezione, Ella sposa Benny Kornegay. Quando scopre che Kornegay era stato coinvolto in una storia criminale, capisce che il rapporto è un errore e ottiene l’annullamento del matrimonio.
Ella si esibisce in Europa e in Asia. Porta il jazz nelle sale da concerto. Il suo repertorio è ampio, i generi diversi: swing, dixieland, blues.
Mentre è in tour con la band di Dizzy Gillespie nel 1946, Ella si innamora del bassista Ray Brown. Con lui si sposerà e adotterà un figlio, che chiameranno Ray Jr. il matrimonio durerà fino al 1952.
Ray lavora per il produttore e manager Norman Granz del "Jazz at the Philharmonic". Granz convinto del talento di Ella le propone di firmare un contratto con lui. È l'inizio di un rapporto d’amicizia e di lavoro che durerà tutta la vita.
Sotto la direzione di Granz, Ella lavora con Louis Amstrong in vari album e inizia la produzione di una sua serie di canzoni.
Dal 1956 al 1964 registra album di altri musicisti, fra i quali Cole Porter, Duke Ellington, Ira e George Gershwin, Johnny Mercer, Irving Berlin.
Iniziano le sue apparizioni televisive. La ospitano programmi come: "The Bing Crosby Show," "The Dinah Shore Show," "The Frank Sinatra Show," "The Ed Sullivan Show," "The Tonight Show," "The Nat King Cole Show," "The Andy Willams Show" e "The Dean Martin Show."
La carriera di Ella continua. È oramai conosciuta in tutto il mondo. Fra il 1959 e il 1995 le vengono assegnati 13 Grammy Awards. La sua vita è un susseguirsi di concerti, programmi televisivi, dischi, la sua voce riempie le sale da concerto, i teatri e le case.
Tra le sue ultime apparizioni in pubblico va ricordato il concerto al "Kool Jazz Festival" tenuto nel 1985 sempre alla "Carnegie Hall". Rimane indimenticabile la sua interpretazione nell'opera "Porgy and Bess" di George Gershwin, al fianco di Louis Armstrong, della cui colonna sonora amava intonare con struggente sensibilità in quasi tutti i suoi concerti la celeberrima "Summertime".
La sua attività artistica continua fino ai primi anni 90, fino a che i problemi di salute le hanno impedito di continuare. Già sofferente per problemi agli occhi, negli anni ottanta subisce un intervento chirurgico al cuore. Si ammala di una grave forma di diabete, a causa del quale, nel 1993, le amputeranno entrambe le gambe.
Ella Fitzgerald si spegne il 15 giugno 1996 a Beverly Hills, in California.