Aperti e chiusi da due titoli di successo (“Ci vuole orecchio” e “Se me lo dicevi prima”), gli anni ’80 sono tuttavia più avari di soddisfazioni commerciali e artistiche; a fine decennio Jannacci partecipa al Festival di Sanremo con “Se me lo dicevi prima” e incide il live TRENT’ANNI SENZA ANDARE FUORI TEMPO. Replica nel 1991 presentando in coppia con Ute Lemper la straziante “Guarda la fotografia”, mentre tre anni dopo duetta con Paolo Rossi su “I soliti accordi”. Nel 1999 propone uno spettacolo teatrale intitolato E’ STATO TUTTO INUTILE e nel 2001, dopo anni amari trascorsi alla ricerca di un nuovo contratto discografico, è la volta di un nuovo disco di canzoni per la Ala Bianca di Modena intitolato COME GLI AEROPLANI: dedicato al padre e caratterizzato da un profondo sdegno civile (con attacchi espliciti a Berlusconi e ad altri “potenti” dell’Italia di oggi) l’album riscuote un discreto successo e riporta l’attenzione degli addetti ai lavori sullo Jannacci autore e interprete. La partecipazione al Premio Tenco 2002 segna l’inizio di una nuova fase della carriera del cantautore, che fa il bis alla rassegna l’anno successivo per poi sfornare un nuovo album di inediti nel febbraio del 2003. Il disco, intitolato L’UOMO A META’, è coprodotto dal figlio Paolo, diventato ormai collaboratore (e coautore) irrinunciabile e dall’ex-PFM Mauro Pagani. Nel 2004 Jannacci reinterpreta, nell'album MILANO 3-6-2005, alcuni dei brani di ambientazione milanese con i quali iniziò la sua carriera; due anni dopo reincide le sue canzoni preferite in un doppio THE BEST che include anche pezzi nuovi o inediti e una “Bartali” fresca di incisione in coppia con l’autore Paolo Conte. Nel 2008 è la volta di THE BEST. CONCERTO, VITA, MIRACOLI, il lavoro più recente dell'artista, che però annuncia la pubblicazione di un nuovo disco per il 2013 realizzato assieme al figlio Paolo.
Muore a Milano il 29 marzo dello stesso anno, dopo una lunga lotta contro un male incurabile. Sempre nel 2013 esce il disco postumo L’ARTISTA, che contiene il singolo “Desolato”.
Fonte: Rockol.it