VITA
Compì gli studi liceali nella sua città, quelli universitari di filosofia alla Sorbona, dove conseguì la laurea; fu poi impiegato di banca e rappresentante di commercio. Dal 1924 al 1929 fu vicino ai surrealisti, dai quali si distaccò per dissidi con A. Breton. La ricchezza degli interessi mentali lo portò presto a superare la fase surrealistica in una direzione più confacente alla sua personalità. Fu assiduo collaboratore delle maggiori riviste letterarie, tra le quali la Nouvelle Revue Française e Les temps modernes. Negli anni Trenta aderì al Cercle communiste démocratique di B. Souvarine e fu allievo di A. Kojève (del quale curò l'Introduction à la lecture de Hegel, 1947), A. Koyré e H.-Ch. Puech; la riflessione sulla filosofia della storia, sulle religioni, sul pensiero orientale, testimoniata dai suoi diari (in parte pubbl. in Journal 1939-1940, post., 1986), è alla base di gran parte della sua opera. Nel 1938 entrò alle edizioni Gallimard, per le quali diresse dal 1954 l'Encyclopédie de la Pléiade; membro dal 1950 del Collège de Pataphysique, nel 1960 fu tra i fondatori dell'OULIPO.
OPERE
L'originalità del suo talento emerse sin dai primi romanzi (Le chiendent, 1933, trad. it. Il pantano, 1948; Gueule de pierre, 1934, poi rielaborato in Les temps mêlés, 1941; Les derniers jours, 1936; Odile, 1937, trad. it. 1976; Les enfants du limon, 1938, trad. it. 1991; Un rude hiver, 1939, trad. it. 1947), mentre l'autobiografia in versi Chêne et chien (1937; trad. it. 1995), come il più tardo poema didattico Petite cosmogonie portative (1950; trad. it. di S. Solmi, 1982), attesta la tendenza di Q. a recuperare generi tradizionali in chiave sperimentale e a sovrapporre gli ambiti di narrativa e poesia. A partire dagli anni Quaranta escono le opere che stabiliscono la fama di un Q. umorista bonario ed eccentrico: i romanzi Pierrot mon ami (1942; trad. it. 1947), Loin de Rueil (1944; trad. it. Suburbio e fuga, 1970), Saint-Glinglin (1948) e Le dimanche de la vie (1952; trad. it. 1954), nei quali attraverso gli affettuosi ritratti di svagati antieroi si delinea un inconsueto itinerario verso la saggezza, e gli Exercices de style (1947; trad. it. di U. Eco, 1983), in cui un aneddoto è raccontato in 99 modi diversi. Del 1959 è il suo romanzo più popolare, Zazie dans le métro (trad. it. di F. Fortini, 1960; versione cinematografica diL- Malle, 1960), avventura di una ragazzina in una Parigi caotica e surreale, in cui trovano applicazione le teorie di Q. sul neofrançais, lingua scritta che riprende gli usi fonetici e sintattici di quella parlata; a esso seguirono Les fleurs bleues (1965; trad. it. di I. Calvino, 1967), in cui dietro una trama ricca di trovate e uno stile funambolico e farsesco si riaffaccia la riflessione sul rapporto tra storia e felicità individuale, e Le vol d'Icare (1968; trad. it. 1969). Tra le altre opere narrative si ricordano i romanzi pubblicati sotto l'identità fittizia della giovinetta irlandese Sally Mara (On est toujours trop bon avec les femmes, 1947, trad. it. 1992; Journal intime, 1950, trad. it. 1993) e la raccolta postuma di Contes et propos (1981; trad. it. 1993). Ricca è anche la produzione poetica di Q., che accanto a raccolte come Les ziaux (1943), L'instant fatal (1948), Si tu t'imagines (1952), Le chien à la mandoline (1965), Courir les rues (1967), Battre la campagne (1968), Fendre les flots (1969), comprende l'esercizio combinatorio di Cent mille milliards de poèmes (1961) e si chiude con Morale élémentaire (1975), che ne riassume i motivi salienti. La produzione saggistica e teorica di Q. spazia dalla storia (Une histoire modèle, 1966; trad. it. 1988) alla matematica (Bords, 1963), alla politica (Traité des vertus démocratiques, post., 1993), concentrandosi in particolare sulla letteratura e il linguaggio (Bâtons, chiffres et lettres, 1950, nuova ed. 1965, trad. it. 1981; Le voyage en Grèce, 1973). Q. fu anche autore di sceneggiature (per R. Clement, L. Buñuel, ecc.), testi teatrali (En passant, 1944; trad. it. 1988), traduzioni, canzoni.
(Fonte: http://www.treccani.it/enciclopedia/raymond-queneau/)