Nella sua lunga carriera di insegnante di letteratura portoghese (insegna dal 1973), Antonio Tabucchi si è occupato soprattutto di Fernando Pessoa, colui che diede alla letteratura del suo paese rilevanza europea. Tabucchi tradusse molte opere del Pessoa e rimase colpito ed affascinato dal personaggio.
Iniziò l'attività di scrittore nel 1975 con il romanzo "Piazza d'Italia", cui fecero seguito varie raccolte di racconti (da citare, per il grande valore artistico, "Il gioco del rovescio" del 1981 e "Piccoli equivoci senza importanza" del 1985); ma è con i romanzi brevi che Tabucchi ottiene successo e fama a livello internazionale.
L'impegno civile e l'alone di mistero che pervadono lo stile letterario di Tabucchi sono stati confermati nelle sue ultime opere importanti: "La testa perduta di Damasceno Monteiro" del 1996 e soprattutto il romanzo epistolare "Si sta facendo sempre più tardi" del 2001.
Nel 2003 appare in libreria "Autobiografie altrui. Poetiche a posteriori", sette testi di poetica, per la maggior parte inediti o inediti in Italia, che illuminano un pensiero, una parola, una suggestione presente nei romanzi dello scrittore.
Ha collaborato con le redazioni culturali del «Corriere della Sera» e del «País» ed è stato professore ordinario presso l'Università di Siena. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo "L'oca al passo" (2006) e "Il tempo invecchia in fretta" (2009).
Malato da lungo tempo, Antonio Tabucchi è morto a Lisbona all'età di 68 anni il 25 marzo 2012.
(Fonte: Biografieonline)