Un giorno, verso mezzogiorno, salii su di un autobus quasi pieno della linea S. Su di un autobus quasi completo della linea S c’era un giovanotto piuttosto ridicolo. lo salii sullo stesso autobus di costui, di questo giovanotto, salito prima di me su questo stesso autobus della linea S, quasi completo, verso mezzogiorno, portando in testa un cappello che trovai assai ridicolo, io che mi trovavo sullo stesso autobus su cui stava lui, sulla linea S, un giorno, verso mezzogiorno. Questo cappello era avvolto come da una sorta di gallone, di cordoncino intrecciato di tipo militare, e il giovanotto che lo portava, con questa cordicella - o gallone - si trovava sul mio stesso autobus, un autobus quasi pieno perché era mezzogiorno; e sotto questo cappello, il cui nastro imitava una cordicella di tipo militare, si stendeva una faccia seguita da un lungo collo, un lungo, lungo collo. Ah! come era lungo il collo di quel giovanotto che portava il cappello circondato da un cordoncino su un autobus della linea S, un giorno verso mezzogiorno. Si spingevano tutti sull’autobus che ci trasportava verso il capolinea della linea S, un giorno verso mezzogiorno, io e quel giovanotto che teneva un collo lungo sotto un cappello ridicolo. Dagli spintoni che ne conseguivano ne nacque di colpo una protesta, protesta che emanò da quel giovanotto che aveva un collo cosí lungo sulla piattaforma di un autobus della linea S, un giorno verso mezzogiorno.
Vi fu un momento di accusa formulata con voce umida di dignità offesa, perché sulla piattaforma di un autobus S un giovanotto aveva un cappello munito di un cordoncino tutto intorno, e un collo lungo; ci fu anche un posto libero di colpo su di quell’autobus della linea S quasi pieno perché era mezzogiorno, posto che subito occupò il giovanotto dal collo lungo e dal cappello ridicolo, posto che egli concupiva perché non voleva farsi spingere su questa piattaforma d’autobus, un giorno, verso mezzogiorno.
Due ore dopo lo rividi davanti alla Gare Saint-Lazare, questo giovanotto che avevo notato sulla piattaforma di un autobus della linea S, il giorno stesso, verso mezzogiorno. Era con un camerata della sua risma che gli stava dando un consiglio circa un certo bottone del suo soprabito. L’altro ascoltava con attenzione. L’altro, quel giovanotto che aveva un cordoncino intorno al suo cappello, e che avevo visto sulla piattaforma di un autobus della linea S, quasi pieno, un giorno, verso mezzogiorno.
(da:Raymond Queneau, Esercizi di stile, traduzione Umberto Eco, ed. Einaudi)